Sui social network si organizzano generalmente contest e più raramente veri e propri concorsi a premio per la mancanza di strumenti informatici adatti a rispettare le normative vigenti. Questa problematica è superata con le soluzioni di Promo360.
I concorsi sui social network sfruttano la piattaforma social per la promozione del concorso e per la partecipazione da parte dei consumatori
Che cos’è
un contest
Con il termine contest si identifica genericamente un’operazione concorsuale esclusa dagli obblighi e dagli adempimenti tipici delle manifestazioni a premio.
UBICAZIONE DEL SERVER - ASSOCIAZIONE DEL SOCIAL NETWORK - POLICY DEL SOCIAL NETWORK SUI CONCORSI
Nel caso in cui il classico contest non basta e si voglia organizzare un vero e proprio concorso a premi, ci sono tre aspetti molto importanti da tenere in considerazione:
- Ubicazione del server: la normativa prescrive che il server che raccoglie e memorizza i dati di gioco, nell’ambito di un concorso, deve essere dislocato sul territorio nazionale. L’unica deroga è ammessa quando esiste un meccanismo di mirroring con lo scopo di trasferire in tempo reale su un server italiano i dati memorizzati sul server fuori dai nostri confini
- Associazione del social network: l’associazione del social network (che il ministero richiede ma che non si riuscirà mai ad ottenere) si può evitare quando il social network non rappresenta l’unico canale di gioco oppure quando l’utente che partecipa al concorso è già iscritto al social prima dell’inizio del concorso e non si iscrive appositamente dando un vantaggio al social network in tema di nuove iscrizioni
- Policy del social network in materia di concorsi: ci sono alcune meccaniche che vengono bloccate dal social quindi è importante conoscere le ultime policy in materia. Ad esempio, Facebook blocca i concorsi che richiedono agli utenti di mettere like ad una pagina o di condividere un contenuto per partecipare.
Sappiamo ora come evitare l’associazione, abbiamo conferma che la nostra meccanica non vada contro le policy del social network ma come risolviamo la questione del server?
Occorre iniziare a distinguere tra Facebook e Instagram
Facebook consente di creare, all’interno delle pagine, delle applicazioni che non sono altro che dei contenitori che caricano indirizzi web esterni. In questo modo è possibile sfruttare la pagina Facebook della società o del brand organizzatore come veicolo della promo, sfruttare funzionalità come il Facebook Connect per avere partecipanti con un identificativo unico memorizzando tutti i dati su di un server italiano.
In più con un meccanismo di questo tipo è possibile avere un accesso al mini-sito (perché di questo si tratta) anche dall’esterno per dare modo di partecipare anche a chi non utilizza Facebook.
Infine, con gli opportuni accorgimenti, è possibile far accedere alla promo anche via dispositivi mobile che in genere non possono visualizzare le app Facebook.
Instagram invece non ha il concetto di pagina e tantomeno la possibilità di integrare mini-siti esterni così è necessario ricorrere alla seconda strada per poter organizzare un concorso, il mirroring.
IGBot è un robot che automaticamente è in grado di tenere monitorato un hashtag di Instagram e portare su di un server locale i contenuti di interesse: immagini, video, commenti e like.
In questo modo è possibile organizzare un concorso nel quale il partecipante si registri al mini-sito accettando il regolamento e dichiarando di essere già iscritto ad Instagram e poi posti una foto con determinate caratteristiche su Instagram inserendo l'hashtag della promozione nell caption.
La foto estratta a sorte vincerà il premio e tutto sarà gestito da una piattaforma dislocata sul territorio nazionale in ottemperanza a quanto prescritto dalla normativa in materia.
Il concorso sul social network può essere uno strumento molto potente per la promozione di un brand o di un prodotto, utile per far decollare il numero di follower di profili e pagine.
Ci sono svariati esempi in letteratura di casi di successo su Instagram, molti dei quali non sono replicabili in Italia, almeno fino alla nascita di IGbot.